QUANDO E COME

Dal 6 ottobre al 6 gennaio 2025.

Il percorso espositivo della mostra parte dal Piano Nobile di Palazzo Dosi Delfini (XVII sec.)
in Piazza V. Emanuele II 17 (Piazza del Comune), per poi estendersi al piano terra.

ORARI E INFORMAZIONI UTILI

Orari della mostra:

Dal giovedì al venerdì dalle 16:00 alle 20:00

Sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00



TUTTI GLI EVENTI SONO AD INGRESSO GRATUITO

I CONVEGNI FINO AD ESAURIMENTO POSTI

IL PALAZZO E’ SERVITO DA ASCENSORE

INFORMAZIONI AL NUMERO 0746 233672

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LA MOSTRA

100 Anni Vicini e Lontani, a Rieti 

Cento anni di storia della radio, attraverso la tecnologia, la sua evoluzione nel tempo, le storie che ha saputo raccontare con le voci dei personaggi che l’hanno animata, e le forme che ha preso.

Un modo alternativo di narrare gli ultimi cento anni di vita del nostro paese.

La radio è rimasta sempre fedele a sé stessa, ha informato e intrattenuto intere generazioni di italiani, ha veicolato parole, musica, idee, suggestioni alimentando quel teatro straordinario che è l’immaginazione; ha accompagnato gli italiani diventando un asse portante della cultura del paese, ne ha raccontato la storia stimolando nei suoi ascoltatori la curiosità e la conoscenza, contribuendo allo sviluppo culturale ed economico dello stivale. La radio si è confrontata alla pari con altri media fino ai giorni nostri, conquistando nuovi spazi attraverso altre tecnologie che ne hanno valorizzato ancor più il qui e ora. La mostra narra anche la storia del design che si è accompagnato allo sviluppo tecnologico. La radio è infatti entrata nelle case degli italiani alla stregua di un oggetto d’arredamento o, meglio, spesso d’arte.

Un viaggio nella storia della radio coincidente con quella del nostro paese; storie di visionari e della loro intraprendenza con cui seppero cogliere nel mezzo i segnali del futuro.

DOVE VEDERLA

Un Bellissimo Scenario nel Cuore di Rieti

Palazzo Dosi-Delfini si affaccia su piazza Vittorio Emanuele II con lo splendore di un tempo, grazie alla ristrutturazione straordinaria del complesso e al restauro del piano nobile che nel 2008 lo restituì al pieno utilizzo pubblico dopo decenni di abbandono.

La costruzione del palazzo, che inglobò nel corso del XVII secolo l’antica residenza della famiglia Montegambaro acquisita al tempo dai marchesi Vincentini, procedette rilento e si concluse sul finire del XIX secolo. Nella progettazione furono impegnati vari architetti, fra i quali il toscano Lorenzo Angelini, attivo durante la prima metà del Seicento, a cui spettano gli interventi di riassetto strutturale, ed il romano Giacomo Monaldi, autore dell’elegante prospetto. Il piano terreno si sviluppa intorno al portale d’accesso, incorniciato da due solide colonne che sostengono una piccola loggia. Varcato il portale si accede ad un chiostrino di forma ellittica, dal caratteristico acciottolato in pietre di fiume, su cui affacciano le balconate dei due piani dell’edificio.

Una nicchia aperta al centro della balconata del primo piano custodisce la statua bronzea di Santa Barbara patrona di Rieti, realizzata dallo scultore Ernesto Trolli, mentre in asse con questa al piano superiore è inclusa una meridiana. Le cinque finestre del piano nobile sono sovrastate da un timpano a spioventi: sulla finestra centrale s’erge lo stemma della famiglia gentilizia Dosi Delfini, estintasi di recente. Le decorazioni delle sale del Piano Nobile di Palazzo Dosi rappresentano un vero e proprio esempio del gusto decorativo di fine Ottocento e degli inizi del secolo scorso, tipico delle abitazioni private nobiliari.

GLI APPROFONDIMENTI

Due gli appuntamenti collaterali con approfondimenti sui temi trattati in mostra,

si terranno nella sala convegni al terzo piano di Palazzo Dosi:

Giovedì 31 ottobre – ore 16:30

Palazzo Dosi Delfini – Sala Delfino (Terzo Piano)

Le forme della Radio

Storie di design

  • Arch. Mauro Trilli
    Presidente Fondazione Varrone
  • Arch. Fabrizio Miluzzo
    Presidente Ordine degli Architetti P. P. C. di Rieti
  • Arch. Patrizia Palenga
    Progettista allestimento della mostra “100 anni vicini e lontani”
    Il racconto di una rivoluzione tecnologica attraverso i mutamenti sociali e culturali
  • Stefano Pozzovivo
    Curatore della mostra “100 anni vicini e lontani”
    La radio, una storia infinita
  • Prof. Walter Mariotti
    Direttore Editoriale Esecutivo DOMUS – Docente IULM e USMR
    Profezia: quando DOMUS annunciava la radio.
  • Dott. Carlo Castiglioni
    Presidente Fondazione Achille Castiglioni
    I Castiglioni.
    La radio dal suono all’oggetto
  • Prof. Arch. Giuseppe Chigiotti
    Politecnico di Milano
    Innovazione come impegno: Marco Zanuso e la Brionvega. Dal progetto del televisore a quello della radio per una concezione etica della fabbrica
  • Designer Francesco Subioli
    Presidente ADI Lazio
    Nuovi comportamenti e design

Venerdì 22 novembre – ore 17:00

Le forme della parola

La lingua della radio

  • Marco Liorni – Conduttore Radiotelevisivo RAI
  • Enrico Menduni – Sociologo e Massmediologo
  • Marta Perrotta – Università Roma Tre
  • Ruggero Po – Giornalista
  • Umberto Alunni – Aire – Ass.ne Italiana Radio d’Epoca

COME RAGGIUNGERCI

RAGGIUNGERE RIETI è FACILE!

IN AUTO

Da Roma

Dal Grande Raccordo Anulare prendere l’autostrada A1 Firenze-Roma (uscita 10), uscire a Fiano Romano (prima del casello di Roma-Nord) e proseguire sulla SS4 Salaria in direzione di Rieti.

Da Nord

Prendere l’autostrada A1 Firenze-Roma, uscire allo svincolo di Orte, proseguire sulla tangenziale Orte-Terni in direzione di Rieti, seguendo la SS 675 o SS79 .

Da Sud

Prendere l’autostrada A1 Napoli-Roma, uscire a San Cesareo bivio e seguire le indicazioni per Firenze. Uscire allo svincolo di Fiano Romano e proseguire sulla SS4 Salaria in direzione Rieti.

Da Est

Prendere l’autostrada A24 Roma-L’Aquila-Teramo. Poco dopo Tivoli prendere l’autostrada A1 in direzione Firenze; prendere lo svincolo di Fiano Romano. Proseguire sulla SS4 Salaria in direzione di Rieti.

IN TRENO

Da Roma

Dalla Stazione Termini di Roma è possibile raggiungere Rieti con due cambi.

Da Terni / L’Aquila

Rieti è raggiungibile da Terni con il treno prendendo la linea Terni/L’Aquila-Rieti-L ’Aquila.

IN AEREO

Gli aeroporti di Roma Fiumicino Leonardo da Vinci e Roma Ciampino sono i più vicini a Rieti.

Da Roma Fiumicino: in auto.

Dall’aeroporto di Roma Fiumicino Leonardo da Vinci, Rieti e’  raggiungibile attraverso l’autostrada per Roma uscendo sul Grande Raccordo Anulare/A90 in direzione Firenze, poi proseguendo per l’autostrada A1 Firenze-Roma (uscita # 10 ), poi uscendo a Fiano Romano (prima del casello di Roma-Nord) e proseguire sulla SS4 Salaria in direzione di Rieti.

Da Roma Fiumicino: in treno.

Da FCO si può prendere un treno regionale per raggiungere la stazione Tiburtina di Roma per la connessione con il servizio di bus COTRAL per Rieti.

Da Pescara

Raggiungere Roma centro in treno (stazione Tiburtina ) e poi prendere il servizio bus COTRAL per Rieti.

IN AUTOBUS

Da Roma

Cotral con partenza dalla stazione Tiburtina ogni 30’.

DOVE PARCHEGGIARE

LASCIA LA TUA MACCHINA AL SICURO A POCHI PASSI DELLA MOSTRA

Parcheggio SABA (a pagamento) con ingresso da Viale Morroni a 300 mt da Palazzo Dosi

Parcheggio Pubblico Via della Cavatella a 700 mt da Palazzo Dosi

Parcheggio Pubblico a 550 mt Piazza Vittorio Bachelet

Parcheggio Pubblico a 350 mt Largo S. Barbara

Parcheggio Pubblico Via A.M. Ricci

DAI PARCHEGGI SEGUIRE LE APPOSITE TABELLE SEGNALETICHE DELLA MOSTRA
O LE INDICAZIONI PER CENTRO STORICO – PIAZZA DEL COMUNE

ITINERARI GASTRONOMICI

UN ALTRO OTTIMO MOTIVO PER VENIRE A RIETI

Siete nel territorio dell’olio extra vergine d’oliva Sabina DOP; la cucina propone rinomati piatti entrati a far parte dell’immaginario collettivo. Sarà l’occasione per gustare gricia, amatriciana, fregnacce, pizzicotti, le carni, i salumi e i formaggi oltreché i dolci della tradizione, con eccellenze affermate nel mondo, come la deliziosa Mimosa di Adelmo.

Una provincia da gustare!

COSA FARE

OLTRE ALLA VISITA - ITINERARI DA ABBINARE

Consultando  www.rietinature.it avrete itinerari nella provincia di Rieti da abbinare alla visita alla mostra.

La Fondazione non ha fini di lucro e persegue esclusivamente scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico.

Fondazione Varrone, via Crispolti n. 22, 02100 Rieti (RI) – info@fondazionevarrone.it, PEC: fondazionevarrone@pec.it –
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